Salve a Tutti!
Pescando dal sito della Plen Air - Mete e Itinerari - regione Lazio, ho avuto modo di, convalidare personalmente con il mio v.r. il viaggio a tappe, nella provincia di Rieti.
Prima tappa:
Greccio. Grande Parcheggio con strisce blu ma, dopo info con la Polizia Municipale, zero pagamento.
Visto, il borgo medioevale. Insoliti x noi, ma tipici della francescanità dei luoghi, gli affreschi con la vita del santo.
Il santuario di Greccio è bellissimo. sorge come un nido d'aquila, in equilibrio sul vuoto, costruito nella viva roccia. Vista, la cappella del Primo presepio, voluto dal santo. E' il primo del mondo. Non è un caso, che Greccio è gemellato con Bethlemme. Molto particolare, il dormitorio di S.Bonaventura, una struttura lignea, suddivisa in cellette (un letto normale, non entra) costruita tra il 1260 e il 1270, oltre alla chiesina dedicata a S. Bonaventura una graziosa e antica miniatura, a confine del dormitorio.
Seconda tappa:
Poggio Bustone. visto solo il monastero, non soddisfatti di ciò, nonostante il piccolo ma "vuoto" parcheggio, ci siamo diretti presso Castelfranco. Poco fuori il paese che, non visitato, abbiamo trovato il maestoso e ben ordinato, santuario di S.Maria della Foresta.
Come unici ospiti, ci siamo posizionati con il ns. v.r. in una porzione di parcheggio alberato e ben illuminato. Nonostante il viavai di coppiette in auto in cerca di.... calore affettivo, abbiamo dormito bene, senza essere disturbati, da nessuno. Insolita poi, la presenza fissa di una cabina contenente un wc chimico.
Visitando il santuario nella mattinata successiva, grazie ad un volontario della Comunità X, ci è stato reso noto che, l'unico frate che lo abita, gestisce la comunità che ospita persone che non hanno avuto la forza di rialzarsi socialmente o spiritualmente. Merita una considerazione il fatto che chi, viene ospitato deve rinunciare a tv, radio, telefonino, computer e sigarette.... quanti di "noi", con questa regola riuscirebbero a non ri-adattarsi, alla vita di tutti giorni?
E' caratteristico anche la devozione della comunità , nella costruzione di presepi, ricavati direttamente da tronchi e radici di alberi, non a scopo di lucro, infatti, anche nella lavorazione di giardini e orti i cui "frutti", vengono utilizzati come merci di scambio, con altre comunità .
Il santuario di S. Maria della Foresta, in origine conosciuto come il santuario di S.Fabiano. Quest'ultimo era una porziuncola di chiesa, quella utilizzata da S.Francesco in attesa di essere operato agli occhi.
Divenuto poi, S.Maria della Foresta perchè ampliato nel 1600.
Terza tappa :
Fonte Colombo. Ottimo parcheggio, gratuito come gli altri, servito da una minuscola fontanella.
Visitato la chiesa adiacente, con un bellissimo altorilievo in legno raffigurante uno dei momenti importanti della vita del santo, in particolare, si osserva chiaramente l'Onnipotente che detta la "REGOLA" direttamente al Santo, che prende nota. Il Santuario, ad esso confinante è molto piccolo. All'ingresso sulla dx si nota una inferriata che protegge un vano dove conservate, alla rinfusa sul nudo terriccio, piccoli teschi e femori, probabilmente appartenuti ai frati. Salendo all'interno di un minuscolo appartamento, attraverso varie tabelle espilcative, si legge che quello è il luogo dove è avvenuta l'operazione non dolorosa agli occhi del santo, a mezzo di un ferro rovente.
Km. percorsi:
Roma - Greccio: 78.
Greccio - Poggio bustone: 22.
Poggio bustone - Castelfranco: 14.
Castelfranco - Fontecolombo: 7.
Fontecolombo - Roma: 66.
Totale km. 187.
Non abbiamo fatto nessuna foto, perchè abbiamo dimenticato la digitale, a casa.
Ciao da dav paf e Felix (il gattino tigrato europeo che ci portiamo sempre dietro).
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