Dalmazia 2012

scusassero, ancora una volta Dalmazia, poi basta, le prox vacanze giuriamo che cambiamo costa!

Partiamo da Udine prestissimo... saran state le 10 di un fine luglio, direzione isola di Korcula (Dalmazia).


"Gugu" alla guida





Il viaggio verso sud lo abbiamo fatto già diverse volte: la vecchia "jadranska magistrala", la strada statale adriatica è sempre piacevole da percorrere quando si viaggia sul lato mare. Da un paio d'anni è pure tranquilla, sonnolenta, oramai snobbata dai vacanzieri che si gettano nell'autostrada all'interno per raggiungere prima le mete balneari. Noi per motivi di fretta (che manca), di cavalli (> materassino o brandina). Sulla città non c'è molto da dire: è bellissima ed iperturistica (nel supermarket locale ho sentito almeno una dozzina di idiomi di cui alcuni d'oltreocaeno.





Decisamente più godibile il paesaggio ed il villaggio di Racisce dove finisce la strada che da Korcula segue la costa nord.


















Ripartiamo dopo diveri giorni per esplorare la Penisola di Peliesac mandando in avanscoperta Defer ed il suo tetto alto verso Zuljana. Abbiamo presto un rapporto negativo: la costa e le spiagge erano splendite, ma l'unico camp era abbarbicato su un promontorio ed aveva troppi dirupi per il nostro Gugu. Prendiamo il ferry Korcula-Orebic e qui, con la disavventura dell'acqua , subiamo uno stop di qualche ora. Rapido cosulto e "ripeghiamo" verso Uvala Divna, ritornandoci dopo un paio d'anni.

DIVNA.
Il posto ci era stato segnalato tre anni fa da una nostra amica sarda: "l'unica spiaggia croata che assomiglia a quelle della mia terra". E lì ci eravamo precipitati. Alla fine di una ripida discesa ci apparve il piccolo camp "Divna", adagiato in una baia che guarda a nord verso la terraferma, protetta da un piccolo isolotto. La parte originaria è sotto gli ulivi ed accoglie due dozzine tra tende, piccole roulotte e combi, filtrando i dinosauri, ma l'abbiamo trovata sempre piena (gli ospiti prenotano un anno per il successivo). La parte "nuova" accoglie i camper praticamente sulla spiaggia (naturale di ciottoli). Purtroppo poco tempo fa un periodico a tiratura nazionale (probabilmente Plenair) ha dedicato due pagine al posto e perciò mentre due anni fa eravamo 3 combi ed un mansardato, quest'anno abbiamo trovato solo un pertugio fronte mare stringendoci tra mansardati sui 7mt ed il bar (non tutti i mali vengono per nuocere).









Il luogo è isolato, incastonato tra ripide pareti rocciose;


niente internet ed arrivano solo il furgone del fornaio (krapfen, strudel, strudel al formaggio, burek di formaggio o carne, pizza decente, pane di ogni tipo) e del verduraio. Per il pesce bisogna arrangiarsi, altrimenti il padrone del camp è molto diponibile: passa a chiedere la lista della spesa la sera per il giorno dopo (nessun costo di commissione), poco meno di 20€/giorno. Per le "urgenze" lo zio gestisce un piccolo bar, con la solita karlovacko alla spina e un'ottima "ribica" (frittura mista degli stessi pesciolini che si vendono con la maschera lì davanti); purtroppo, essendo stato negli USA per alcuni anni, insiste nel preparare cheesburgher con ketchup e quel pane dolciastro che non ha nulla a che fare con il luogo. Anche qui tranquillità notturna: il bar chiude alle 18 e gli ospiti sono discreti. Il problema di questa stupenda spiaggia è proprio la sua bellezza: dalla tarda mattinata fino alle cinque si satura di pendolari che dalla vicina Trpanj vengono qui a fare il bagno. Per la connessione internet era necessario fare 2km fino al piccolo villaggio di Duba, dove c'è un camp se possibile ancora più piccolo, un baretto ed un'altra magnifica spiaggia, molto meno battuta.








Elogio agli autocamp: in tutti gli autocamp in cui abbiamo sostato vigeva il divieto di transito nelle ore notturne e tutti gli ospiti rispettavano rigorosamente le ore di silenzio ed in genere erano molto discreti, cosa difficile da trovare nei grandi campeggi. Segnalo aproposito una spiacevole variazione al camp istriano "San Polo": da quando la gestione locale è passata ad una catena nazionale non c'è più alcun vincolo alla circolazione: il traffico di chi rientra in piena notte (o mattina) dalle balere è particolarmente fastidioso.

La Dalmazia è tutti gli anni nel novero delle mete estive, poi la scartiamo per paura del pienone, ma dai tuoi resoconti, sempre gustosi tra l'altro, pare che ci sia la possibilità di godere un pò di tranquillità....
Prima o poi ti chiederò delle dritte in merito...

anche noi quest'anno siamo stati in quelle zone, confermo che ho trovato anche io bora e un sacco di incendi...

Bellissima la Croazia, ci sono stato in paio di volte anni fa. Per il momento nn e' fra i ns programmi perché le spiaggie sono poche e poco accessibili per chi, come noi, ha una diavoletta di un anno e mezzo... cmq hai fatto un bellissimo giro, posta altre foto... P.s. L'unica cosa che nn sopporto sono i campeggi che hanno orari di chiusura e di apertura (cosa tipicamente da stanziali italiani muniti di auto o di...sedia a rotelle). Il vero camperista puro deve aver libertà di movimento, sennò come fa ad a darsi a fare una cenetta romantica un paese senza fare le corse a causa dell'oscuramento????/

che bella la dalmazia... ho fatto 3 anni di fila!

bellissima... anch io 3 anni di fila... piu uno di passaggio per andare nel montenegro... una parte del mio cuore è rimasta la...anche se da 6 anni fa ad oggi le cose sono molto cambiate...