Non ci resta che ridere (per non piangere...) ovvero: la legge di Murphy Dolly's Style

Questo non è il racconto delle nostre vacanze, che posteremo in seguito con foto, ricchi premi e cotillons, qui c'è il racconto del viaggio per arrivarci...
Facciamo un riassunto delle puntate precedenti: l'anno scorso, mentre andavamo a Bari per prendere il traghetto, la nostra beneamata si è giocata la guarnizione della testata. Noi, da totali pazzi incoscienti scalmanati, fermandoci ogni mezz'ora per mettere acqua nel serbatoio, decidemmo comunque di proseguire, la facemmo rappezzare alla bell'e meglio in Grecia, in attesa di rifare la testata in Italia.
Questo episodio traumatizzò TOTALMENTE il capo-pilota, che da quel fatidico 8 agosto del 2009 continua a guidare guardando la lucetta invece che la strada... :sbonk:
Quest'anno, non volendo incorrere in traumi, abbiamo sostituito il motore con uno nuovo di rotazione, la turbina (avevamo dei soldi da buttare che ci avanzavano), ed altre due o tre cavolate giusto per essere extra sicuri.
Tre giorni prima della partenza: facciamo controllare l'accensione, perchè il capo-pilota sente che "qualcosa" non va quando gira la chiave (lui vive praticamente in simbiosi con la Dolly... riesce a sentire rumorini che voi umani neppure vi immaginate...). L'elettrauto controlla e dice che forse non funziona bene il blocchetto di accensione (nota mentale: "appena possibile lo sostituiamo"), ma giusto per farci stare tranquilli ci inserisce un bell'interruttore che, insieme alla chiave, fa partire il motorino...
Un giorno prima della partenza: mentre stavamo cominciando a caricare i bagagli, mia figlia vede del liquido nero uscire da uno dei sostegni del portellone... Immediatamente, con balzo felino corre a bloccarne la discesa, evitando lo schiacciamento delle belle gambucce del capo-facchino che stava armeggiando nel vano motore... Troppo tardi per sostituirli (nota mentale: acquistare al ritorno due sostegni del portellone extra rinforzati). Poco male, vuol dire che se si dovrà tenerlo aperto useremo una o due barre, ma tanto mica si dovrà star lì ad armeggiare col motore ogni due minuti... :mmm:
Giorno della partenza: morale alle stelle, programmiamo anche una deviazione per evitare ogni possibile salita che possa affaticare la "bestia", visto che siamo carichi come un autobus di Calcutta, e via!!!!
100 km dopo la partenza: il viso di Jamie perde colore, sapete come quei cartoni animati, parte dalla fronte e scende giù fino al collo... Mi guarda con un aria spiritata: "la lucetta!!!". Il mio primo pensiero è "Mi vuol prendere per il c..lo, oppure è una candid camera..". Ci fermiamo su di una piazzola di emergenza (chiaramente lontano da ogni segno di civilizzazione, a parte un bel ricordino color cioccolata debitamente calpestato dal capo-pilota, con conseguente smadonnamento) liberiamo il retro da tutti i bagagli e dal materasso, solleviamo il portellone con i supporti rotti, chiaramente con portabiciclette e portabagagli (40/50 kg ad occhio e croce) e, mentre io e mio figlio lo reggiamo sulla schiena come Atlante regge il mondo, Jamie apre il fatidico coperchio del motore: c'è uno spruzzo di liquido refrigerante che ci accoglie, per fortuna avevamo una vecchia asciugamano che ha evitato uno bello inzaccheramento delle nostre facce ormai tutte spiritate. Il serbatoio principale del liquido di refrigerazione è crepato, Jamie l'aveva controllato qualche giorno prima e tutto era a posto, ma si sà, la Dolly ha delle risorse incredibili...
Che si fa? Sono le due del pomeriggio di domenica, la nave ci parte tra 6 ore e siamo a circa 200 km dal porto... Mia figlia comincia a tremare, mio figlio comincia a piangere, Jamie deglutisce e guarda, smarrito, il serbatoio che soffia... Io chiamo la compagnia per sapere che fare in caso di cambio data di partenza (segretaria fino al midollo). Jamie ha un lampo di genio: "Mary, quel tubo di sigillante per altissime temperature che girava per casa lo hai messo nella Dolly, vero?" "Si, si, eccolo!" (benedico tutti i santi che mi hanno fatto ricordare
di mettercelo, ed io che pensavo fosse una delle tante cretinate che girano per casa...) Aspettiamo che la vaschetta si raffreddi (circa 2 ore) e poi Jamie la spalma ben bene con quel sigillante da 12 euro che aveva comprato "giusto così, non si sa mai"... E' una riparazione alla buona, alla McGyver, ma sembra tenere, e risaliamo sulla Dolly, senza rimontare il coperchio del motore e lasciando tutto aperto così da poter
controllare la situazione. I due figli, armati di un pezzo di carta montato su un supporto rigido (cosa non ci si inventa) ad intervalli regolari controllano che non ci sia nessuno spruzzo di liquido, e proseguiamo.
Ci fermiamo dopo circa 30 minuti, per controllare lo stato del rappezzo, che sembra tenere, e per riprenderci dalla tensione, visto che mio figlio continua a gridare a squarciagola "Drop (goccia)!!!" e con il casino del motore noi capiamo "Stop!". Altro che film di Dario Argento, venite a fare una vacanza con noi...
Ok, si riparte....... Il bottone instalato dall'elettrauto non funziona... la chiave non funziona... "Smadonnata" libera per qualche secondo... Jamie ed io ci guardiamo negli occhi, ormai iniettati di sangue... Si riprova un paio di volte, e vai...! (nota mentale: avere conversazione civile con quel c@#*o di elettrauto al nostro rientro).
Diciamo che il viaggio, a forza di santi e madonne, è continuato senza (!) notevoli problemi, e siamo arrivati finanche in tempo, indossando ancora i giubbetti arancioni (messi su alla prima fermata e mai levati per scaramanzia).
Dopo tanta tensione, salire sulla nave e fare manovra a marcia indietro sembra quasi un piacevole passatempo.
E' il momento di sciacquarci le mani, apriamo il rubinetto: nulla... La sera prima funzionava egregiamente, avevamo messo l'acqua e provato tutto!!!!! Jamie, che di elettricità non ne capisce un granchè, fa comunque delle prove con una piccola lampadina che funziona a 12 v, e stabiliamo che il problema non è la pompa, ma forse quella piccola scatoletta nera che si trova sul piantone sotto la cintura di sicurezza del guidatore. A quel punto chissenefrega, se dovremo usare il lavandino lo faremo con l'aiuto di una tanica.
E' il momento del riposo e, giusto per tenerci allenati, la Dolly al momento di abbassare il divanetto per fare il letto ci regala l'ultima perla : il divanetto non si abbassa più. 10 minuti di smadonnamenti a palla dopo, riusciamo a sbloccare il meccanismo e finalmente cominciamo le vacanze!
Dopo questa avventura che altro potrà mai succederci???? Il ritorno... (fine della prima puntata)

Complimenti per lo spiritoe la filosofia, conoscendomi, non sarei mai arrivato a quel porto, sarei tornato casa smadonnando....

winston ha scritto: Complimenti per lo spiritoe la filosofia, conoscendomi, non sarei mai arrivato a quel porto, sarei tornato casa smadonnando....

Complimenti per la tenacia! Quando tutto va storto (dentro marcia e benzina al Dellorto!)... ehmmm..... volevo dire......non abbattiamoci!

Dell'orto??
I cetrioli!
Da infilare su... [chiedo scusa!] da regalare all' elettrauto appena possibile.
Complimenti per la stoica sopportazione e la notevole prova superata da tutto l'equipaggio.

Con un Joker, appena parti è già avventura....
(sempre se parte... )

Parte seconda: Il Ritorno.
Il giorno dopo essere arrivati in Grecia andiamo a spiegare il problema del serbatoio al nostro meccanico greco, che l'anno scorso ci aveva impressionato favorevolmente per l'ottima conoscenza dei nostri mezzi (che in Grecia circolano ancora tranquillamente), e per la professionalità e precisione. L'assistente guarda la Dolly ed immediatamente sbotta "Hei, il motore è nuovo!" Acci che memoria!! Comunque, dopo essersi consultato telefonicamente con il capo-meccanico che era in vacanza, ordina un nuovo serbatoio (originale, perchè loro usano solo quelli), che per fortuna è disponibile presso la VW di
Atene, e che ci verrà consegnato il lunedì dopo ferragosto, lo stesso giorno in cui il capo-meccanico ritorna al lavoro.
Lunedì il serbatoio è arrivato, ma non il capo-mecca, perchè c'è sciopero dei traghetti. L'aiutante, poi, è ancora troppo rintronato per lavorare, visto che la sera prima (ferragosto) ha fatto festa tutta la notte, come solo i greci sanno fare... ... Dobbiamo attendere fino al mercoledì per avere tutto riparato. Il meccanico ci dice che sarebbe bene sostituire anche il sensore, ispeziona alla meglio la pompa dell'acqua (che è stata comunque rettificata esattamente un anno fa), e dice che sarebbe bene, appena possibile, controllare accuratamente il radiatore ed eventualmente sostituirlo, visto che ha ormai oltre 20 anni.... Non ci è però possibile farlo lì, perchè il pezzo bisogna ordinarlo e non arriverebbe per tempo, o qualcosa del genere (lui parla poco l'Inglese e noi ancor meno il Greco...). Tutto a posto, comunque, ed alleggeriti di 100 euro (che non sono neppure tante), continuiamo le nostre vacanze.
Al ritorno, giusto per sicurezza, visto che Jamie è ormai alle soglie della psicosi :sbonk: ("e se si rompe il radiatore?" "e se si rompe la pompa?" "avrei dovuto sostituire il sensore!" e via così...), decidiamo di fare il tragitto da Atene a Patrasso all'alba, con il fresco, così da non surriscaldare Dolly. Devo dire, a parte gli scherzi, che Jamie aveva già notato un aumento della temperatura da quando abbiamo cambiato il motore e la turbina. Visto che sono nuovi, probabilmente l'impianto di raffreddamento (che è ancora quello originale dell'86), fatica un po' a tener dietro... Magari sono tutte scemate, ma se poi fosse vero?...
Arriviati al porto di Bari, cominciamo a guidare verso casa quando, ad esattamente 30 km dal luogo del "fattaccio" dell'andata indovinate cosa succede? Si, è proprio LA LUCETTA!!!!!!
Jamie lo sussurra soltanto, ormai questa storia della lucetta ha dei risvolti tra il surreale ed il comico, io mi faccio una risata (forse leggermente isterica) e dico "OK ragazzi, muovete baracca e burattini, vogliamo dare un'occhiata al serbatoio tanto per essere sicuri!"
Arifacciamo Atlante che regge il mondo, (il portellone sembra pure più pesante) e controlliamo. La lucetta questa volta proprio non riusciamo a capirla: il serbatoio principale è pieno, quello secondario non molto per la verità, ma visto che si tratta di uno sfogo...
La temperatura è però molto alta, (avevamo appena terminato una bella salita), e notiamo che non sentiamo la ventola girare alla massima velocità . A pensarci bene, a quella velocità la ventola non la sentiamo da diverso tempo.... A fermo invece gira a velocità bassa, però... Si smonta il frontale, si stacca lo spinotto, e Jamie con un pezzo di cavo fa un ponte per verificare la ventola. Responso: la velocità bassa funziona, quella alta no.... Che si fa? Sono le 2 del pomeriggio, fa un caldo infernale e siamo a circa 150 km da casa. E domattina alle 8 e mezza devo essere in ufficio. Rischiamo? Ma certo!
Decidiamo di fermarci un po' per far raffreddare il motore, mentre Jamie attacca con il nastro adesivo i fili volanti alla carrozzeria, così da poter comandare direttamente la ventola (anche se a bassa velocità ed a tratti, per non farla bruciare).
Non vi dico la tensione durante il viaggio a tappe! Quando poi all'ultima fermata il motorino non è partito al primo colpo stavo per buttarmi a terra a ridere.... :roftl:
Siamo arrivati a casa che erano quasi le 10 di sera (praticamente 340 Km in 10 ore) ma ce l'abbiamo fatta!!!
Ora c'è da affrontare solo un paio di problemini: come andare al lavoro a circa 25 km da casa senza mezzo di locomozione (io), e convincere il nostro meccanico da oltre 10 anni a non andare in pensione a settembre.
Ma dopo queste avventure penso che sarà un gioco da ragazzi...

:applausi:

Mamma mia che odissea ragazzi! Mai come ora è il caso di dire...BENTORNATI A CASA!

sono sempre più convinto che bisogna smettere di viaggiare con i nostri joker....
ogni volta è una tortura.

siamo proprio masochisti

Siam da ricovero, l'è vero!
A me però ummi riesce uscinne...

Ciao bel racconto, certo una odissea moderna dei racconti di Ulisse scritti da Omero.
Che dire è terificante il vostro racconto, spero sinceramente che con una buona manutenzione ci sia la possibilità di evitarlo.
Sola una domandina, ho letto bene oppure avete dormito nel joker sulla nave? E' possibile?
Ciao Federico

Ciao Dolly e family.. bentornati intanto... e complimenti per il racconto, mi spiace per le disavventure, ma sei sempre uno spettacolo a raccontare le cose....

Alla fine queste vicende sono tragiche solo nel momento in cui le vivi, ma poi te le ricordi non dico proprio con piacere, ma almeno con la soddisfazione di averle superate....
Non credo che dipenda poi così tanto dalla manutenzione, perchè noi la facciamo sempre e costantemente, quasi da maniaci!
Caro Freddy, è assolutamente possibile dormire sul traghetto per la Grecia!! Molte compagnie (due per tutte: Minoan e Superfast) offrono in estate il servizio "Camping on board" che ti consente di dormire sul camper pagando solo il passaggio ponte (conveniente!)

Comunque, visto per farci due risate, Jamie mi ha appena telefonato mentre era dal meccanico, e mi ha anticipato che guai non ce ne sono, e che la famigerata/dannata lucetta si era accesa al ritorno solo perchè l'acqua era troppo calda. Il ventilatore alla massima velocità non funzionave con i fili volanti perche aveva sbagliato il collegamento (credo che nelle condizioni mentali in cui si trovava in quel momento un errore del genere fosse anche accettabile...). Ora c'è da vedere perchè il ventilatore non parte alla massima velocità, sarà il sensore...
Infine una bella controllata dall'elettrauto (non quello del cetriolo ) perchè, e mi ero dimenticata di raccontarlo, ad un certo punto del viaggio le luci non si accendevano più ed abbiamo dovuto sostituire un relè...

Rispolvererei questa discussione.

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:ola: