Riporto qui gli scambi sul tetto dal topic "T3 contro tutti":
[blockquote][blockquote]Anche perché mettere dopo il soffietto non è la stessa cosa, il telaio perde rigidità...[/blockquote]
Confermando l'enormità del lavoro di camperizzazione e installazione del soffietto, mi permetto di dissentire su quanto quotato: anche i Westfalia uscivano di fabbrica con il tetto intero e questo veniva tagliato in fase di allestimento, il taglio della carrozzeria necessario per il soffietto, utilizza la predisposizione del T3 per il tetto apribile, non ci sono montanti o scatolati da recidere, solo lamiera, inoltre si applica un controtelaio per rinforzare la parte (bordo della lamiera) nella zona di taglio. Questo per quanto concerne il solo foro da 110 cm x 104 cm, non l'apertura più grande che hanno i Westfalia a tetto rigido.
Diverso è invece il discorso per aggiungere finestre nella versione T3 Transporter.
Estratto dal sito di Eddy Galdini:
[blockquote]Devo considerare anche che la Westfalia ha scelto i transporter già vetrati e l'apertura per l'accesso ai "piani superiori" sfrutta la predisposizione del tettuccio apribile centrale della VW causando un aumento del prezzo da nuovo considerevole ma garantendo un livello qualitativo del telaio con standard VW.
(per contro la Cartago - principale concorrente della Westfalia - utilizzava i transporter "chiusi" e procedeva poi al taglio dei lamierati per mettere i vetri, ma questo causava una mancanza di stabilità nel tempo piuttosto evidente)[/blockquote][/blockquote]
...e faccio una precisazione: i T3 destinati alla Westfalia venivano preparati in fabbrica VW, tagliati e dipinti;
non "
uscivano di fabbrica col tetto intero...": Westfalia non tagliava il tetto dopo; questo vale sia per i soffietto, sia per i tetto alto rigido.
Per quanto riguarda i soffietto, per Westfalia non veniva tagliata solo la parte riconducibile all'ingombro del tetto apribile: il tetto viene asportato fino allo scatolato posteriore cui è incernierato il portellone.
Questa è una delle principali differenze con Reimo che, infatti, appoggia un pianale di legno SOPRA alla porzione posteriore di tetto in lamiera (cfr. PDF postato e tradotto da Armin) che resta.
Nei Westfalia, invece, se notate, l'asse di legno che è la base del letto superiore, è anche il cielo dei posti posteriori.
Rimane, a rinforzare la scocca, un traverso metallico (maledetto,ci si zucca sempre!) in corrispondenza della fine del portellone laterale e della divisione tra asse fissa ed asse ribaltabile del letto.
Nei tetti alti rigidi non c'è neppure questo traverso, perché VW ha ritenuto che fosse tutto il tetto in VTR, incollato, a garantire la rigidità.
I Syncro originali Westfalia hanno dei fazzoletti di lamiera aggiuntivi a rinforzo; nonostante questo, nei "twist", o anche mettendo solo una ruota su un marciapiede alto, il mobilio scricchiola ed il portellone non si chiude bene...