Islanda '09

E là, dove il ghiacciaio tocca il cielo,
questa terra non appartiene più al nostro mondo

Halldor Laxness



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Basterebbero queste parole qui sopra e quest'immagine che la notte mi tormenta (come tante altre) per dare, o forse solo suggerire, un'idea dell'unicità di un posto come l'Islanda...

Ma un resoconto ha bisogno di altre parole e di altre foto, parole e foto che rischiano di sminuire il fascino di un posto che lascia il segno nell'anima e nelle mente. Ed ecco che mi trovo come un adolescente che cerca di raccontare il suo primo bacio, ma qualsiasi cosa dirà non sarà adeguata ad esprimere le sue emozioni, i suoi palpiti...

Cominciamo...

-7 luglio: nel tardo pomeriggio fuggiamo dallo stato di assedio dovuto al G8 della nostra povera agonizzante L'Aquila, ci mancava pure lo sciopero dei distributori...e così partiamo con un giorno di anticipo, dovremo attraversare mezza Europa, meglio prendersela con calma.

-8 e 9: grazie all'assenza di limiti velocità sulle autostrade tedesche possiamo tenere una media di circa 95 all'ora e in un battibaleno siamo in Danimarca (2300km...)

-10: a spasso per la Danimarca del Nord, sinceramente non particolarmente entusiasmante

-11: si parte! la nave Norrona ci accoglie nel suo ventre, iniziano ore e ore di navigazione piuttosto noiosa, rallegrata solo dalla presenza di un gruppo di giovani e bionde atlete Faroesi...però, già sento che mi piaceranno queste isolette...



-12 sera sbarchiamo alle Isole Far Oer (DK) dove fa scalo per un paio di giorni la nave

-13 e 14: a spasso per le Far Oer! tra pecore, paesini incastonati in fondo a strette insenature, verdissime e inabitate lande, casette dai tetti in erba, scogliere a picco, vento pazzesco e ancora pecore!

Saksun:


Scogliera sull'isola Streymoy


Tinganes, la parte vecchia di Thorshavn, capitale delle Faer Oer


Il minuscolo paesino Giogv


-15 luglio: mamma Norrona ci viene a prendere per la seconda tratta verso l'Islanda!

-16 luglio: arriviamo finalmente nella terra promessa! si sbarca nell'Est dell'isola a Seydhisfjordhur. Minchiolina, sono passati 10 giorni dalla partenza e il viaggio deve ancora cominciare!



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Ho già l'ansia..

Qui sopra, a grandi linee, l'itinerario che abbiamo seguito e QUI una goffa Google Map con le tappe principali.
C'è chi dice che è meglio girarla in senso antiorario chi orario, noi abbiamo optato per la prima soluzione con frequenti puntate verso gli altipiani interni.
La strada principale è la N1, detta anche Ring Road, che ad anello, appunto, percorre l'isola, ed è ormai quasi completamente asfaltata.
Le altre strade principali sono asfaltate solo intorno alla capitale, alle cittadine principali e nella penisola di Reykjanes (a SW di Reykjavik), per il resto sono sterrate percorribili con qualunque auto.
Diverso il discorso per le strade, o meglio piste, che inziano con la lettera F: sono riservate solo a veicoli 4x4; ce ne sono di diversi gradi di difficoltà: dallo sterratone facile facile, alla pista di sabbia, con o senza guadi, guadi che possono essere 30cm, ma anche un metro e mezzo!

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..sono gia' senza parole e senza fiato .... aspetto il seguito del viaggio ......

-16 luglio: dopo lo sbarco ci dirigiamo verso Egilsstadir, centro principale dell'Est (3000 abitanti...), l'adrenalina è a 1000! un serpentone di veicoli dei tipi più disparati scende dalla nave e si inerpica verso l'alto: camion 4x4, furgoni scaciatissimi, roulotte, utilitarie, fuoristrada super attrezzati, moto enduro, biciclette! Che goduria! Goduria accresciuta per il fatto che non ci hanno fermato allo sbarco per la perquisizione della Giraffa: macchè droga e droga, avevamo paura che ci sequestrassero un quintale di italiche derrate! salami, tortellini, sughi vari! E sì, perchè c'è il limite di importare più di 3kg a testa di cibo!
Ammetto che un pò delinquenti ci siamo sentiti...
Ma chissenefresca!
Fuori ci sono 6 gradi, c'è un bel pò di neve e tira un ventaccio gelido, non c'è dubbio: è la piena estate Islandese e siamo contenti! O meglio IO sono sicuramente contento, la mia dolce metà guarda il termometro esterno, guarda me, apre il finestrino, mette la manina fuori e mi riguarda leggermente contrariata...

A Egilssatdir cambiamo i nostri € con la Corona Islandese: qui la crisi è vera ed è nera, peggio che negli USA e in Gran Bretagna; la loro moneta vale la metà di quello che valeva ai primi di ottobre. L'Islanda ha rischiato il collasso finanziario, le banche ora sono sotto il controllo dello Stato. Inflazione e disoccupazione, parole qui sconosciute negli ultimi anni, ora sono molto consuete...
Magra consolazione per noi viaggiatori è che l'Euro vale il doppio di prima, e così, per esempio, la benzina costa l'equivalente di 1,1€ anzichè più di 2€...
E come scopriremo qualche giorno dopo, anche fare la spesa nei loro (rarissimi) supermercati non è più un lusso.

Bene, si parte per le prime innumerevoli cascate: le Hengifoss e le Litlanelfoss, ai margini del lungo lago Lagarfljot. Passeggiatina facile facile di un'oretta.

Litlanelfoss, guardate che forza il basalto colonnare ai lati della cascata:


Hengifoss tra le nuvole:


Per la sera ci dirigiamo lungo la statale 94. Attraversiamo paesaggi fantastici, la strada sale e scende, entrando e uscendo dalle nuvole aggrappate alle colline, e ci porta in un fiordo verdissimo; continuiamo verso il micro porticciolo di Hofn, luogo di avvistamento dei pulcinella di mare. Eccoli! Che buffi, sono lì a qualche decina di metri da noi, coi loro grossi, buffi becchi arancioni.
Sono le 21:00, è giorno pesto! e decidiamo di continuare a girovagare: via verso Husey, dove dicono talvolta si avvistino lel foche!
Ci mettiamo a nanna lungo l'estuario, niente turisti, non c'è nessuno! Buonanotte!

Ore 24:00


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wowww!!!!!!

Deh... non ho quasi più parole... 'azzarola, che vacanza! Non ti fermare, ti prego... è un racconto più che entusiasmante, finora!

Gioy_80 ha scritto: Deh... non ho quasi più parole... 'azzarola, che vacanza! Non ti fermare, ti prego... è un racconto più che entusiasmante, finora!

...e siamo al primo giorno...

-17 luglio: ci svegliamo, forse stiamo ancora sognando, saranno le caccole negli occhi che ci annebbiano la vista...e no...sono proprio loro: quei "cosi" "appoggiati" lungo l'estuario sono davvero foche!
Cerchiamo di avvicinarci il più possibile camminando pianino pianino, avanziamo carponi sulla sabbia lavica del fiume, è un bel guppetto, saranno una ventina, mano a mano che ci avviciniamo (2 ore per fare si e no 100 metri) qualcuna si butta in acqua guardinga, ma resta nei paraggi, anche loro sono curiose di vedere chi sono questi due fessacchioni che camminano goffamente verso di loro.
Che spettacolo! Restiamo rapiti a guardarle per ore.







Con difficoltà salutiamo le nostre amiche foche, chissà se ci rivedremo...ciao simpaticone! Mentre scatto loro un'ultima foto sento uno strano dolorino al basso ventre, mah...sarà il freddo mi dico...uno strappetto muscolare...seeeee...tempo tre minuti il dolore è diventato insopportabile, non riesco più a guidare, mi accosto, mi accascio sulla panca posteriore e grido disperato la mia autodiagnosi: "HO UNA COLICA RENALE!!!", dopo mezz'ora di "travaglio" decidiamo che è il momento di andare ad un pronto soccorso, Manuela prende in mano la situazione (cioè il volante) e la Giraffa sfreccia a sirene spiegate (cioè le mie urla) verso l'ospedale di Egilsstadir, a 50 km di sterrato. Nel frattempo i cari Syncromat e Paolinox mi mandano via sms, la traduzione inglese di "calcoli" "coliche renali" "dolore pazzesco" "porca zozza, aiutatemi!" e così, biascicando delle sgrammaticate frasi pseudo anglofoni e buttandoci dentro un qualche "kidney stones" "renal pain" "please, help me, Jesus Christ!" ci facciamo capire. La Dott.ssa Johanna dopo avermi visitato mi conferma la mia autodiagnosi e mentre sono lì che le racconto che è "my first colic in my life" ma anche "my first day in Iceland" ("checculo!" esclama la Dott.ssa) essa, la colica, scompare, niente più dolore, così all'improvviso. Due ore e mezza atroci e poi...niente!
E così non resta che salutare Johanna, pagare neanche 15€ e ripartire.

Foche, coliche: vabbeh, che quassù ero a caccia di emozioni, ma come prime 24h mi pare un pò esagerato!

Nota folkloristica sull'ospedale di Egilsstdadir: da fuori sembra poco più che una villetta, e ciò che lo rende ancor più familiare è che ci si toglie le scarpe prima di entrare!

Inizia il nostro giro antiorario lungo la Ring Road, ed eccoci immersi in paesaggi lunari, sconfinate desolate distese di sabbia e sassi, un nulla tremendamente affascinante soprattutto da quando abbiamo deviato lungo la 864 verso il "Parco delle gole dello Jokulsaà Fjollum"

lungo la Ring Road:


Statale 864


siamo ancora sulla Terra?


Enorme canyon scavato nel basalto dal fiume glaciale Fjollum; un fiume possente, impetuoso, dalle acque grigie, cariche di minerali disciolti...


...e che attraversa il Parco formando in successione tre maestose cascate, ognuna di foggia diversa, ognuna con un proprio "carattere"; la prima più a monte è Selfoss:


poi c'è la più famosa Dettifoss:


e infine Hafragilfoss:


Passiamo la notte nel parcheggio delle Dettifoss, verso mezzanotte ci passa a qualche decina di metri dal tetto, per tre volte, un aereo: presumo siano i ranger del Parco che cercano di assicurarsi che non ci sia nessuno in difficoltà lungo le cascate.
Notte

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Domani vado in islanda!!! ahah!!! magari... è un piacere leggere....

Grandi complimenti! Mi piacerebbe sapere un po i costi REALI. Per il traghetto soprattutto: è reale la difficoltà di prenotarlo? quanto prima l'hai fatto? Dalle immagini si riesce a capire quanto di extraterreste ci sia in quei luoghi....da vedere....

Che dire fantastico,grande Raffo!!

Ciao arrampicatore socievole.....bellissime foto e bellissima descrizione! Continua che mi pare d'aver capito che siam tutti sulle spine.....

Parentesi costi:

-traghetto Hanstholm-Sejdhysfiordhur 1700€ incluso:
--supplemento di 304€ per altezza sup. a 190cm (del veicolo, non mia);
--2 posti letto in cuccetta mista da 9 posti (la soluzione più economica);
--assicurazione per annullamento viaggio (circa 100€)
--diritti di agenzia

Rappresentante per l'Italia della società di navigazione Smyril Line è Agamare di Milano.

Carburante: 1800€ per 11500km, di cui 4000 a gpl e 7500 a benzina,
Il gpl per autotrazione in Islanda non esiste; la benzina costa circa 1,1€/L, il gasoloio 0,95€/L
L'autostrada si paga solo in Italia e Austria.

Per il resto tutto ciò che è naturalistico è gratuito, non ci sono strade o ponti a pagamento, solo il tunnel che collega Reykjavik con la N1 verso N si paga.

A pagamento ovviamente: musei, escursioni organizzate, safari fotografico alle balene, gita in battello a Jokulsarlon, ingresso ad alcune terme-sorgenti calde (Laguna Blu, Mivatn)

Come dicevo prima i prezzi nei supermercati, in questo particolare periodo, sono solo leggermente più alti che i nostri (diciamo un 10-20%)

I campeggi sono moooolto spartani, costano in media 10-12€ (una notte per due persone). Il campeggio libero è tollerato (ma non autorizzato); noi non abbiamo mai avuto problemi.

Per ogni altra informazione chiedete pure.