Giunti omocinetici syncro 14

"L'antro" non ha altro da fare se non essere ben ripulito dalla morchia.
Per l'aumento dell'estensione...si puo' dire che il limite fisico è dato dalla interferenza tra semiasse e braccio della sospensione.
Se ne hai la possibilità alza la ruota posteriore, sgancia l'ammortizzatore e misuri di quanto potresti aumentare l'estensione prima che il semiasse tocchi nel braccio della sospensione.
A questo punto misuri la distanza fra i perni dei supporti ammortizzatori e trovi di quanto questi ultimi devono avere di massima escursione.
Pero' bisogna anche valutare se le sfere del giunto, con questa forte inclinazione, non vadano ad impattare sul mozzetto sul quale è fissato il giunto stesso (la flangia che vedi nelle foto di questo post ). Se osservi attentamente la foto del mozzetto all’interno del braccio sospensione noterai questo effetto tra i fori filettati.
Sarebbe da risolvere con leggere fresature per lasciare spazio alle sfere oppure con una “pelata” al tornio sul diametro interno (per ora ho risolto così).
All'anteriore c'è poco da fare, puoi lavorare solo sul giunto interno, inserendo uno spessore sotto al "ferro di cavallo" superiore per evitare che questo cozzi contro alla molla durante la massima esursione della sospensione e permettere di gestire meglio il camber.
Qui c'è da studiare, anche se il lavoro richiede interventi piu' profondi che sostituire solo i giunti omocinetici.

belle cose Paolo, belle cose !!! E siccome sono un ignorantone in materia, mi sa che studierò il tutto fino a capire... almeno in teoria... per poi stampare i tuoi post e andare alla ricerca di un meccanico passionale (il mio caro amico-meccanico Antonio ha qualche problema di salute, deve essere l'età bastarda, purtroppo).
Insomma, con tutto questo materiale fotografico ed esplicativo, se imparo a parlarne, quando proporrò il lavoro non posso che far bella figura.
Per ora continuo a farne tesoro, se ti viene in mente qualcosa di stravagante rendimi/rendici partecipi.
Intanto credo che l'idea di costruire dei castelletti che fungano da allungamento per gli ammortizzatori originali, sia un ottimo sistema per iniziare a conoscere i vari comportamenti.
L'acquisto di ottimi ammortizzatori sicuramente sarà la ciliegina sulla torta, ma rimandabile come ultima spesa. Che ne pensi?

dadoT3 ha scritto: ....L'acquisto di ottimi ammortizzatori sicuramente sarà la ciliegina sulla torta, ma rimandabile come ultima spesa. Che ne pensi?

Sicuramente il materiale nuovo da piu' garanzie di durata ed affidabilità ma visti i costi già sostenuti e da sostenere (..almeno per me..) direi che la soluzione della revisione degli ammortizzatori originali sia un primo step accettabile.
Proprio ieri sera rispondevo ad altro utente del forum sulla questione: mi sono appena tornati gli ammortizzatori del 16" (ant e post, che gentilmente mi dono' il gentilissimo Okrimb) fatti revisionare e ritarare nell'idraulica (+ 30% di freno in estensione, almeno così la mia richiesta..). Totale della spesa 160€.
L'amico che ha revisionato i suoi anteriori assieme ai miei li ha fatti modificare nella parte alta dello stelo per aggiungere un raccordo filettato tornito ad hoc ed aumentare l'estensione di circa 30mm (acquistando contemporaneamente giunti a maggior angolazione e distanziale della testina superiore).
Sono quindi lavori di costo abbordabile e alla portata (con un po' di perizia e passione) di molti.

distanziale della testina superiore... devo cercare di capire quale sia la testina...

cerca su google immagini, capisci subito qual'è!
Il computer che sto usando non mi lascia inserire l'immagine...

l'ho vista, ora la ricerco sull'esploso di un antico post di Paolinox, (così la colloco...)

Ragazzi mi serve un aiuto!!! Lo so che è un momento particolare, sarete quasi tutti in ferie... io invece mi trovo che devo sostituire una (ma a sto punto tutte e due ) le cuffie dei semiassi anteriori lato ruota....
volevo conferma che una volta tolta la cuffia c'è solo un anello sedger che tiene il giunto omocinetico attaccato al semiasse....??
ditemi se la sequenza è giusta: via la ruota, via la pinza dei freni, devo smontare anche qualche testina che si attacca ai bracci oscillanti o allo sterzo???
Posso fare il lavoro così senza togliere il semiasse dal differenziale o devo tirar giù tutto???
e in fine, che tipo di grasso ci si mette dentro la cuffia?? io ho un barattolone di grasso bianco (credo sia scritto retinax sulla confezione, devo controllare) che avevo quando facevo delle manutenzioni sui trattori dell'azienda agricola....
Fatevi avanti se leggete il forum , sennò mi tocca star fermo fino al rientro dei più tennici.....

Ciao Davide. Il grasso dei giunti dovrebbe essere al litio contenente bisolfuro di molibdeno, io eviterei di metterci grasso qualsiasi.

Paolo: all'inizio di questo post hai sperimentato (ormai da un paio d'anni!) i giunti VW e quelli Porsche.

Pur avendo usato i Porsche sul mozzo ruota e i Vw sul differenziale, e quindi sottoposti non alle medesime condizioni, quali ritieni migliori? Quali compreresti?

però ci sarebbe anche la possibilità di montare giunti cardanici al posto degli omocinetici...

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questo totale silenzio lascia presagire che stanotte mi devo aspettare il carbone?

Che ne sai... magari trovi una calza con dentro quattro giunti...

Calma calma, hai scritto solo stanotte... non essere frettoloso.

dadoT3 ha scritto: però ci sarebbe anche la possibilità di montare giunti cardanici al posto degli omocinetici...

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Ciao Dado...
La trasmissione a giunti cardanici è tutt'oggi presente soprattutto sui mezzi agricoli.
I problemi però sono più d'uno.
A differenza di un giunto omocinetico classico, il cardano non ha la possibilità di "estendersi": così è, così rimane, a meno di non adottare sistemi telescopici (come nel caso degli alberi di trasmissione, sui semiassi non ne ho mai visti).
Certamente avrai ancora fatto caso allo schema di trasmissione di un semiasse con due giunti omocinetici: all'aumentare dell'escursione della sospensione, la distanza tra differenziale a ruota aumenta, ed è compensata dai giunti.
Quindi, il giunto cardanico sulle indipendenti sarebbe un bel casino e necessiterebbe di poter essere estensibile, su alcuni ponti rigidi invece è ancora adottato.
Un secondo problema però è dato dalle vibrazioni: un cardano semplice non produce vibrazioni (avendo una velocità costante) solo nel caso sia perfettamente allineato.
Basta inclinarlo un po' che il movimento sarà sinusoidale e non più costante (producendo vibrazioni).
Più si inclina, più la situazione peggiora.



Per eliminare l'effetto, sugli alberi di trasmissione viene adottato il doppio cardano (quindi doppia crociera) che con due crociere compensa gli squilibri di entrambe, rendendo la velocità in uscita costante.



Qua un po' di teoria: www.kaemart.it/lab-prog-cad/bovisa/cugin...i-Rabbolini/tre.html

Sul mezzo della foto da te allegata evidentemente non si sono fatti troppe pippe mentali sulle eventuali vibrazioni (anche perchè difficilmente andrà a cento all'ora in autostrada...) ma su un mezzo "normale" mi sembra follia pura.
Spero di averti chiarito almeno in parte la questione.

Dani diventi sempre più tecnico e preciso nelle descrizioni!
30 con lode e giunto rinforzato in omaggio!

P.S.: due bei ponti a portale e passa la paura...

mi inchino e ringrazio, quoto il 30 con lode, anzi, ci starebbe pure il "bacio accademico".
In effetti sono perplessità che mi sono venute spontanee e cercavo una soluzione;
...telescopici e doppia crociera...
potrebbe andare?

in rete ho trovato una discussione in cui si diceva che i giunti delle Porsche 930 sono molto robusti e lavorano fino a 40°...
ma quel che dicevo nel post precedente lo preferirei, sempre se, con doppie crociere e semiassi telescopici, si eliminassero le problematiche.